Istituzionale

Innovazione, sostenibilità e collaborazione con la PA al centro dell’Assemblea dei Soci

 

La Relazione di attività, approvata insieme al Bilancio di esercizio 2024, conferma la crescita degli organismi e dei laboratori accreditati ed evidenzia i risultati dell’Ente nei settori strategici, al servizio delle Istituzioni, delle imprese e dei consumatori.

Con 2.616 accreditamenti rilasciati a organismi e laboratori, nel 2024 la richiesta di certificazioni e prove di laboratorio si è concentrata in ambiti cruciali come sostenibilità, cybersicurezza, competenze dei professionisti e Intelligenza Artificiale.

Sono i risultati positivi della Relazione annuale 2024 presentata ai Soci dell’Ente di accreditamento, che lo scorso 13 maggio si sono riuniti in Assemblea presso la sede di Confcommercio a Roma, per approvare il bilancio consuntivo 2024 e il preventivo 2025.

“I dati di Accredia del 2024 – ha osservato Massimo De Felice, Presidente Accredia – evidenziano come l’accreditamento sia oggi uno strumento efficace per l’attuazione delle transizioni digitale, verde e sociale, in linea con gli obiettivi del PNRR e delle principali normative europee. Con l’Accredia Academy stiamo consolidando inoltre un modello di formazione tecnica avanzata, fondato sul principio del fare e formare. Ne sono una dimostrazione le iniziative come la Summer School realizzata con INRiM, il nostro lavoro di divulgazione sui temi emergenti, come il benessere animale e l’investimento nella formazione di professionisti, stakeholder e studenti, unito al rafforzamento delle partnership universitarie. Tutte queste attività – conclude De Felice – sono realizzate con una nuova identità visiva dell’Ente che è stata rinnovata per attestare la sua crescita in competenza e autorevolezza”.

L’attività di verifica

Complessivamente, l’Ente ha gestito un totale di 2.357 organismi e laboratori accreditati, rispetto ai 2.304 del 2023, registrando un aumento in tutti e tre i Dipartimenti: 30 in più nel Dipartimento Laboratori di prova, 39 nel Dipartimento Certificazione e Ispezione e 8 in più nel Dipartimento Laboratori di taratura.

Sul piano operativo, sono state svolte oltre 21.200 giornate di verifica, con una crescita del 3,2% rispetto al 2023, a fronte di una squadra rafforzata, composta ora da 498 ispettori e 124 esperti tecnici.

I settori in crescita

Tra i settori in cui si sono registrati i risultati più significativi ci sono le certificazioni ambientali e sociali e quelle legate alla nuova norma UNI ISO 27001 per la sicurezza delle informazioni e ai sistemi di gestione per la sicurezza alimentare.

Particolarmente rilevante la crescita delle aziende che hanno scelto la certificazione accreditata per la parità di genere secondo la Prassi di Riferimento UNI/PdR 125: con 27.179 siti aziendali certificati, il numero è triplicato in un solo anno, anche grazie al supporto delle misure del PNRR.

L’accreditamento è stato utilizzato anche nel campo della sostenibilità come strumento strategico per garantire trasparenza e credibilità: le imprese che adottano standard certificati migliorano il proprio impatto ambientale e sociale, riducendo il rischio di greenwashing.

Inoltre, 43.720 siti aziendali sono certificati secondo la ISO 14001 per i sistemi di gestione ambientale, dimostrano l’impegno delle organizzazioni a proteggere l’ambiente (+16% crescita annuale dal 2014).

Parallelamente, sono 5.771 i siti certificati secondo la ISO 50001 (+45%), lo standard internazionale che fornisce un framework per la gestione dell’energia, aiutando le organizzazioni a migliorare le proprie prestazioni energetiche.

In crescita anche i numeri dei laboratori di taratura accreditati, che hanno rilasciato 233.955 certificati di taratura, raddoppiando il volume rispetto a 10 anni fa.

Il supporto alla Pubblica Amministrazione

Nel 2024, Accredia ha rafforzato la collaborazione con numerose Pubbliche Amministrazioni e Istituzioni, testimoniando la sinergia virtuosa tra pubblico e privato che è nel suo DNA, per sostenere l’efficienza delle politiche in materia di sicurezza, tutela ambientale e competitività economica.

Tra le iniziative di maggiore rilievo, spiccano due nuove Convenzioni con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il Dipartimento per le Infrastrutture e le Reti di Trasporto – Direzione Generale per il Trasporto e le Infrastrutture Ferroviarie (DGTIF) e la Direzione Generale per il Trasporto Pubblico Locale (DGTPL).

Di particolare importanza è anche il rinnovo della Convenzione con il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP), che rafforza l’impegno a tutelare la sicurezza dei dati in conformità con il Regolamento UE 679/2016 (GDPR), e con la Provincia Autonoma di Trento sull’accreditamento dei laboratori medici.

Infine, la Convenzione con il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il Ministero dell’Interno ha confermato l’utilizzo dell’accreditamento per l’implementazione del nuovo Regolamento UE 2024/3110 sui prodotti da costruzione (CPR).

L’impegno internazionale

A livello internazionale, con Accredia, l’Italia ha ottenuto la conferma dell’adesione agli Accordi di mutuo riconoscimento EA MLA, IAF MLA e ILAC MRA, che favoriscono la libera circolazione di beni e servizi nei mercati internazionali.

L’Ente ha inoltre contribuito attivamente alla nascita di Global Accreditation Cooperation, l’associazione mondiale degli Enti e degli stakeholder dell’accreditamento, rafforzando la voce dell’Italia nello scenario globale delle certificazioni accreditate.

La nuova brand identity

Il 2024 è stato anche l’anno del rinnovamento dell’identità visiva di Accredia: un nuovo logo istituzionale, un nuovo marchio di accreditamento e un nuovo sito web, per un sistema di comunicazione più accessibile e coerente, pensato per valorizzare il ruolo pubblico dell’Ente nella promozione della cultura della qualità e della sicurezza.

In particolare, l’introduzione del nuovo sistema dei marchi di accreditamento per gli organismi e i laboratori accreditati, a pieno regime dal 1° ottobre 2025, permetterà alle aziende e ai professionisti di riconoscere con la massima chiarezza i certificati effettivamente validi a tutela della concorrenza sul mercato.

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