Ambiente

Rifiuti urbani: l’accreditamento delle certificazioni alla UNI/PdR 132:2025

 

La certificazione accreditata alla nuova Prassi di Riferimento UNI sostiene le imprese nelle attività di monitoraggio e verifica dei dati sui rifiuti, ai fini della rendicontazione degli obiettivi europei e a vantaggio dei gestori e dei cittadini.

I dati del Green Book 2025 fotografano la gestione dei flussi dei rifiuti urbani in Italia, evidenziando una produzione nazionale che ha raggiunto i 29,3 milioni di tonnellate, pari a 496 kg pro capite.

La raccolta differenziata è al 67% con un tasso di riciclo effettivo del 51%, mentre la quota di smaltimento in discarica è al 16% e le emissioni del settore raggiungono le 20,2 milioni di tonnellate di CO₂ equivalenti (5,3% del totale nazionale).

In questo contesto, la UNI/PdR 132:2025 segna un’evoluzione significativa nella gestione dei flussi dei rifiuti urbani, promuovendo un percorso di certificazione sotto accreditamento, che viene disciplinata dalla Circolare tecnica Accredia DC N°37/2025.

L’impostazione della Prassi di Riferimento rafforza la qualità e la comparabilità dei dati ambientali, promuovendo un approccio uniforme e verificabile alla rendicontazione dei risultati di riciclaggio in ambito nazionale ed europeo.

Il contesto normativo sui flussi dei rifiuti urbani

La nuova Prassi di Riferimento 132 “Requisiti per il monitoraggio e la verifica dei flussi di rifiuti urbani ai fini della rendicontazione per il calcolo degli obiettivi di riciclaggio” aggiorna la precedente edizione del 2022 e recepisce le procedure individuate dai Regolamenti europei e dalle decisioni di esecuzione in materia di monitoraggio dei rifiuti urbani.

Gli organismi accreditati per rilasciare le certificazioni in accordo alla UNI/PdR 132:2025 contribuiscono a un modello tecnico uniforme e coerente per il computo e la verifica dei flussi, assicurando l’allineamento alle disposizioni della Decisione UE 2019/1004 sulle regole per il calcolo, la verifica e la comunicazione dei dati sui rifiuti e del D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico ambientale).

Con l’introduzione dellAppendice A “Valutazione di conformità di terza parte (certificazione)”, la Prassi sostiene il percorso della certificazione sotto accreditamento, che si armonizza con le certificazioni dei sistemi di gestione alle norme ISO 9001, ISO 14001 e ISO 19011, rafforzando la coerenza tra i requisiti gestionali e ambientali e fornendo un riferimento condiviso per gli operatori pubblici e privati del settore.

Il valore dell’accreditamento per l’economia circolare

Accredia ha avviato l’accreditamento degli organismi che intendono operare in conformità alla Prassi di Riferimento UNI/PdR 132:2025, rafforzando così la sinergia tra il sistema di valutazione della conformità e le politiche europee per la transizione verso un modello di economia circolare.

Operare in accordo alla nuova versione della Prassi, consente agli organismi accreditati di valorizzare la governance ambientale di aziende e organizzazioni, favorendo la trasparenza dei dati, la tracciabilità dei materiali e la misurabilità dei risultati.

La certificazione accreditata per una rendicontazione affidabile

L’introduzione di requisiti chiari e verificabili per il monitoraggio dei flussi di rifiuti urbani rappresenta un tassello decisivo per migliorare la qualità delle informazioni ambientali, assicurando che i dati utilizzati per le statistiche e i report europei siano affidabili e comparabili.

In questa prospettiva, la certificazione accreditata assume un valore strategico: è garanzia di indipendenza, competenza e imparzialità delle attestazioni, elementi fondamentali per le istituzioni e le imprese che perseguono obiettivi concreti di sostenibilità.

Con la piena operatività di questo percorso accreditato, le organizzazioni certificate sono sostenute, con autorevolezza tecnica, nella transizione ecologica in atto e contribuiscono alla fiducia nelle pratiche di rendicontazione ambientale.

L’iter di accreditamento degli organismi

Come spiega la Circolare tecnica DC N°37/2025, gli organismi che intendono certificare secondo la Prassi di Riferimento UNI/PdR 132:2025 devono essere accreditati alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17065:2012 e rispettare i Regolamenti Generali Accredia.

A seconda degli accreditamenti posseduti, l’organismo affronterà un diverso numero di giornate di verifica secondo tre casistiche.

Organismo già accreditato secondo la UNI CEI EN ISO/IEC 17065

  • 1 giornata di esame documentale da svolgersi, almeno in parte, in remoto
  • 1 verifica in accompagnamento di durata congrua alla dimensione organizzativa del cliente.

Organismo già accreditato per schemi diversi dalla UNI CEI EN ISO/IEC 17065

  • 1 giornata di esame documentale da svolgersi, almeno in parte, in remoto
  • 3 giornate di verifica ispettiva in sede + 1 giornata di rapportazione
  • 1 verifica in accompagnamento di durata adeguata, in funzione delle informazioni riportate nel programma e nel piano di audit predisposti.

Organismo non accreditato in nessuno schema

  • 1 giornata di esame documentale da svolgersi, almeno in parte, in remoto
  • 4 giornate di verifica ispettiva in sede + 1 giornata di rapportazione
  • 1 verifica in accompagnamento di durata adeguata, in funzione delle informazioni riportate nel programma e nel piano di audit predisposti.

Per il mantenimento dell’accreditamento, Accredia condurrà un numero di verifiche proporzionale ai certificati emessi dall’organismo nello schema di certificazione:

  • Meno di 50 certificati

1 verifica in accompagnamento e 1 verifica in la sede

  • Tra 51 e 200 certificati

2 verifiche in accompagnamento e 1 verifica in sede.

SCHEDA
Organismi di certificazione di prodotti e servizi

Gli organismi di certificazione di prodotto sono responsabili della verifica della conformità del prodotto ai requisiti fissati per la certificazione, alle norme tecniche volontarie o ad altri riferimenti normativi.

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